OUTPOST [recensione di laretta]

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  1. Sym
     
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    OUTPOST

    Nel film Outpost ci sono TANTI soldati SS zombi-fantasmi con poteri di dislocazione che assediano a colpi di baionette dei mercenari assortiti (il capo, il nero, il cattolico, il cinico, ecc...) dentro un bunker che ha una stanza con uno strano macchinario (simile a quello che ha trasformato il Dr. Manhattan in Watchmen) E una stanza con un sacco di paraphernalia nazi, compreso un bandierone murale.

    Potremmo terminare la recensione qui, a me basterebbe a comprare il cofanetto di Outpost, ma il mio lato rettile non vince quasi mai e quindi mi tocca spendere qualche parola in più.
    Il semisconosciuto regista Steve Barker fa un buon lavoro, ottimo se si tiene conto del budget, e riesce a bypassare uno script demenziale per allestire comunque un buon horror-war movie, dai ritmi sonnacchiosi e privo di un singolo istante di terrore ma che ripaga lo spettatore regalando un immaginario sopra la media.

    Ottimo cast (distante dai soliti mucchi di soldati americani) in questo film dove a momenti non compare nemmeno la foto di una donna e fotografia che una volta tanto ho trovato funzionale nelle sue ultra-manipolazioni cromatiche (siamo ormai ai limiti di un film girato in toni seppia) in quanto rafforza l’estetica da World War II proposta all’interno della pellicola.
    Non succede poi molto nei 90 minuti ma sia le scene fra i vari mercenari sia le apparizioni dei soldati fantasma ricordano molto da vicino i fumetti in bianco e nero che si leggevano da piccoli e il macchinario nascosto dentro la stanza degli esperimenti strappa più di un sospiro magicknazipunk e richiama alla mente persino Punto di non ritorno.

    Purtroppo Gavin Struthers esagera con le tenebre ogni volta che deve ammazzare qualcuno e così facendo monca il film di ogni possibile componente horror, al resto ci pensa un montaggio molto timido che, conscio del budget, evita di inquadrare più di tanto i soldati superzombie.

    Ci pensa però il filmino-nel-film a rialzare l’entusiasmo, proponendo un misto di propaganda nazi e documentario d’epoca con tanto di super soldati creati in laboratorio che marciano entusiasticamente a dominare il mondo, sotto lo sguardo del mad doctor di turno.

    Oltre ad avere un ritmo assai lento che non migliora più di tanto nemmeno durante gli scontri a fuoco vi è anche pochissima sinergia fra gli attori, che non riescono a creare, complice anche lo script, quel mix di cameratesco e frizione alla base di ogni buon war-macho-movie che si rispetti. Ray Stevenson è ottimo nella parte del leader dei mercenari, a questo punto divento curioso di vederlo nei panni de Il Punitore nell’imminente Punisher:War Zone, potrebbe fare un buon lavoro.

    Certo, nelle mani di un John Carpenter un soggetto come questo sarebbe stato materiale in grado di farci ululare di gioia, ma anche così Outpost è una buona aggiunta per chiunque sia riuscito ad entusiasmarsi con The Bunker, L'occhio nel triangolo, Deathwatch, Dog Soldiers o, volendo, La Fortezza.

    Black%20Camel%20Pictures%20Glasgow%20Outpost Outpost-free-2007

    outpost1b

    :woot: !!! :vojo: :viva:
     
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0 replies since 15/10/2011, 10:28   26 views
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