ROVDYR : CINEMA HORROR DALLA NORVEGIA

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  1. LARETTA
     
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    Norvegia, 1974: un gruppo di ragazzi in vacanza decide di dare un passaggio ad una sconosciuta ragazza conosciuta in un bar non sapendo che è inseguita da un gruppo di cacciatori locali con la passione per le prede umane.
    Presto gli amici si troveranno a combattere per i boschi e vendere cara la loro pelle anche a rischio di sacrificare i valori che credevano saldi. Così noi i folli, gli outsider del cinema horror arriviamo affamati a varcare le soglie della Norvegia per recensire un film ottimo, ma che da noi probabilmente non vedrà mai luce: Rovdyr, conosciuto anche nel resto del mondo con mille altri titoli da Manhunt a Blackwoods. Il film non si presenta all’inizio con le migliori premesse: ambientato negli anni 70 con i protagonisti in giro su un camioncino ricorda troppo il remake di Marcus Nispel di Non aprite quella porta per essere anche solo un prodotto discreto. Poi si passa a citare senza ritegno Wolf creek quando i ragazzi entrano in contatto con un gruppo di buzzurri locali e ancora si trema freddo quando danno un passaggio ad una terrorizzata ragazza come nel citato rifacimento del classico di Hooper. Ma da qui tutto migliora. Niente famiglie di psicopatici cannibali o dementi dalla faccia di cuoio.

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    Rovdyr ti getta nel vivo dell’azione senza farti pensare o senza stupidi fronzoli. E’ vero il plot è uguale a cento altri film dal classico Caccia fatale fino ad Un tranquillo week end di paura, ma è raccontato davvero molto bene con una regia potente che sa miscelare perfettamente tensione ed effettacci truculenti. Si mette in scena non solo la classica caccia all’uomo e il desiderio di sopravvivenza che genera lupi anche in fragili agnelli, ma vengono rintracciati i sentimenti che fino a quel tragico evento sembravano saldi per questi amici ora braccati senza sosta. Così si sceglie di fare morire il proprio fidanzato per la propria vita, magari proprio prima di essersi dichiarati amore eterno. Ci si fa beffa delle ferree regole hollywoodiane che dividono sommariamente buoni o cattivi, qui ci sono solo prede e cacciatori e tutti alla fine devono indossare lo stesso abito perdendo come pelle l’innocenza, pena la morte. Un cast molto ben affiatato impreziosisce ulteriormente questo film che andrebbe recuperato a tutti i costi. Prima che qualche produttore decida di farne l’ennesimo oltraggioso remake.



    Rovdyr

    Regia: Patrik Syversen

    Interpreti: Kristina Leganger Aaserud, Janne Beate Bønes, Henriette Bruusgaard

    Durata: 78 min.

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    IL TRICICLO CONSIGLIA LA VISIONE ^_^

    VALUTAZIONE FILM : imageimageimage

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    Film già visto in tutti i suoi passaggi principali ma nonostante questo resta godibile : inoltre per chi ha una predilezione come me per le TIPE TOSTE apprezzerà la biondina indifesa che prima molla lì il fidanzato ( e questa è una VERA NOVITà : un tocco di realismo non certo hollywoodiano ) e poi lavora di coltello, fucile ed arco per far fuori i "VILLICI" ...

    :lol:
     
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  2. Sym
     
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    haaa bello mi ispira molto
    mi ricorda un po rovine
    ma credo che mi soddisfera
     
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  3. LARETTA
     
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    Penso di sì ^_^
    Siamo GUSTO FILM COMPATIBILI AL 95 % :festa: ;)
     
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  4. Sym
     
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    dove trovi tutti questi titoli di film poco comuni ( e che mi piacciono tanto)?
     
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3 replies since 24/11/2009, 15:01   90 views
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